

L’autunno è arrivato, bambini e ragazzi sono tornati (finalmente) sui banchi di scuola.
Le giornate al lago tra tuffi e nuotate, i pomeriggi al campo di basket e le lunghe biciclettate sono solo un bel ricordo.
Il sole che tramonta troppo presto e i primi freddi non aiutano certo a conciliare lezioni, compiti ed interrogazioni con attività sportive e/o ludico motorie.
E puntuale come il suono della campanella arriva alle mie orecchie la perentoria conclusione: “non c è tempo per lo sport, c’è troppo da studiare” (versione upgrade: “ma lo sa che scuola fa mi* figli*”?)
Ma siamo così sicuri che rinunciare all’attività fisica sia la scelta migliore per i nostri ragazzi?

Lo studio è così fondamentale per la crescita e la formazione dell’individuo da non essere solo un dovere ma anche un diritto che la Costituzione riconosce e tutela.
E fin qui nessun dubbio.
Ma c’è un altro diritto altrettanto importante ed è quello di cui tanto si è sentito parlare nell’ultimo biennio: il diritto alla salute.
La sedentarietà è la prima nemica della salute. Va combattuta sin dalla tenera età.
Per contro l’attività fisica e sportiva rappresenta la forma primaria di prevenzione, riducendo in maniera significativa le probabilità di sviluppare malattie gravi quali tumori, obesità, diabete di tipo 2, patologie cardiovascolari ecc.
Basti ad esempio pensare che una ragazza che raggiunge gli standard minimi di attività fisica raccomandati dall’organizzazione mondiale della sanità (a partire da infanzia e adolescenza) avrà il 60% in meno di probabilità di sviluppare un tumore al seno…
Tra gli innumerevoli effetti benefici dell’attività fisica non dimentichiamo il miglioramento del riposo e la riduzione dello stress.
Che si traducono immediatamente in una miglior capacità di apprendimento e in un aumento della concentrazione, preziosi alleati di un buon rendimento scolastico.
Le due ore settimanali che la scuola italiana dedica all’educazione fisica non sono certo sufficienti per fare prevenzione primaria.
Per i bambini e adolescenti dai 5 ai 17 anni la dose MINIMA consigliata e’ di 60 minuti di attività fisica intensa o moderata tutti i giorni.
Si’, avete letto bene: 1 ora al giorno!
L’attività sportiva non è dunque nemica dello studio ma al contrario ne è una preziosa ed irrinunciabile alleata.
Come lo studio anche lo sport è così fondamentale per la crescita sana dell’individuo che non solo deve essere un diritto ma anche un dovere che scuola e genitori dovrebbero garantire venga sempre rispettato.
La risposta più semplice è sempre la migliore.

