Hai superato indenne le prove di discesa dalla “sponda”, le ripetute dalle scalinate della madonnina di Lourdes e i traversi delle forbesette?

Hai affrontato più e più volte impavida/o la vetta del Resegone, i lunghi di 4 ore e le piogge torrenziali nel bosco alla Stoppani senza rimanere offeso?

Complimenti! Anche se non arriverai uno e non hai conquistato nessun segmento di Strava hai già surclassato molti dei tuoi diretti concorrenti che non riusciranno a presentarsi al via. Ti manca pochissimo per diventare un Resegupper 2024.

 

 

A separarti dalla tua impresa, coronata dalla foto trionfante sotto lo striscione di arrivo in piazza Garibaldi, restano solo pochi giorni. E alcuni semplici elementi.

Tra questi: 

  1. Un passaggio dall’estetista per eliminare quei peli in eccesso che potrebbero ostacolare la tua performance. Oltre che, non meno importante, la tua fotogenicità.
  2. Una ventina di passaggi (all’ora) sui migliori siti di previsioni della meteo per verificare eventuali acquazzoni con relativi percorsi alternativi e variazioni di cancelli orari.
  3. La scelta dell’outfit migliore oltre che del menu’/ orario del pranzo del sabato.
  4. Una défaillance o un intoppo sul percorso di gara che non ti permetta di arrivare all’ultimo quarto di miglio in piano sul lungolago di Lecco tra due ali di folla.
  5. Gli ultimi allenamenti di rifinitura per avere la gamba e la testa pronta ad affrontare l’ascesa al meglio sino dai primi metri di via Cavour.

Lascio a te l’analisi dei primi tre punti per fornirti una breve guida per affrontare gli ultimi due.

 

 

Lo scarico, rifinitura o “tapering” per i professionisti della materia rappresenta un elemento chiave della preparazione di una competizione importante. Nessun allenamento dell’ultima settimana potrà migliorare significativamente il tuo stato di forma. Molti sono invece gli allenamenti che lo possono far precipitare. 

  • Ridurre di molto il volume degli allenamenti magari aggiungendo un minimo di velocità è la strategia scelta dai più.
  • Un minimo di velocità non significa cimentarsi in prove veloci che potrebbero farti fare il minimo per i 1500 alle imminenti olimpiadi parigine.
  • Evita allenamenti nuovi giusto per “fare girare la gamba”. Emulare Pogačar affrontando la salita del Montegrappa o il Mortirolo ti segnerà inesorabilmente anche a distanza di giorni.
  • Nell’indecisione su quali allenamenti fare, scegli l’opzione più semplice. Non fare nulla. Non sbaglierai!
  • Un buon sonno e una “sana” alimentazione sono ottimi elementi. Evita di fare serata proprio all’ultimo venerdì di maggio se non vuoi ritrovarti in piena crisi a piano Fieno.

 

 

E una volta sorpassata la linea di partenza? Attenzione ad ogni dettaglio che t i possa mandare in crisi prima del dovuto. 

  • Non farti prendere dalla furia agonistica affrontando l’ascesa di corso Matteotti alla stessa velocità dell’omino Deliveroo in sella alla sua bici elettrica. I primi chilometri in testa al gruppo per salutare amici e parenti con i campanacci sono bellissimi. Ma ti presenteranno il conto molto prima di Pian Serada
  • Gli infortuni più frequenti si verificano in discesa, nei momenti nei quali si presta meno attenzione. Mantieniti sempre concentrato e con i piedi bene in tensione. In discesa rotolano anche i sassi. I sassi non si fanno male. Tu sì. Quindi evita di rotolare e se ti senti molto stanco non escludere di fare qualche tratto camminando oppure di fermarti per qualche minuto.
  • Per evitare problemi a caviglie e ginocchia evita fasi aeree troppo lunghe: spettacolari per le foto ma poco funzionali alla performance. Anche in discesa meglio passi corti e braccia composte per controllare al meglio la  traiettoria.
  • Se ti offrono birra o altri integratori alcolici prima della Stoppani (ma anche prima dei piani d’Erna), declina gentilmente l’invito. La tentazione sarà forte ma, se proprio devi, meglio rimandare al passaggio dal bar Vitali posto a 2400 metri dall’arrivo.
  • Se opti per gli analcolici, preferisci l’acqua. E bevi SOLO quando hai sete! Se fa molto caldo bere molto non ti aiuterà ad avvertire meno calore. Un consumo eccessivo di liquidi potrà farti ballottare lo stomaco con sintomi poco gradevoli. Ma anche provocare vertigini o sensazione di svenimento. Primi avvertimenti dell’iponatriemia.

Se berrai meno di quello che ti serve avrai un solo problema: avrai sete! Con 11 ristori lungo il percorso non hai nessun rischio di disidratazione.

 

Non dimenticare il tuo bicchiere!

 

Ci si vede in partenza. O lungo il percorso. 

In bocca al lupo a tutti

📸FOTO LUCA TAGLIAFERRI 📸

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