Ho un menisco rotto. Devo operarmi?

Avere un qualcosa di rotto non piace a nessuno. Rompere lo schermo dello smartphone può essere una evidente scocciatura. Avere un menisco del ginocchio lesionato, invece, nella maggior parte dei casi passa completamente inosservato.
Per chiarire: a 40 anni di età una persona su cinque presenta almeno una fissurazione meniscale. La problematica è nella maggior parte dei casi del tutto asintomatica ed emerge solo a seguito di una risonanza magnetica. Rinviando ad un altro articolo lo spinoso tema del trattamento dei problemi che in realtà problemi non sono e della medicina che diventa essa stessa causa di malattia, qui ci occupiamo dei (tanti) menischi che causano dolore, gonfiore o blocco articolare. Le opzioni di trattamento sono svariate e includono esercizi, farmaci, infiltrazioni, controllo del peso, interventi chirurgici, medicina rigenerativa ma anche il dolce far niente (“wait and see” in termini tecnici). Oltre ad altre folcloristiche alternative.
Negli ultimi decenni si è fatto ampio uso della chirurgia: più di 2 milioni di interventi vengono eseguiti ogni anno con un giro di affari che solo negli Stati Uniti supera i 3 bilioni di dollari (3 mila milioni). Motivazioni di carattere economico finanziario e rimborsi assicurativi associati all’insuccesso delle terapie “passive” come infiltrazioni e terapie fisiche e all’alta aspettativa dei pazienti nei confronti del bisturi sono alla base della ampia diffusione della chirurgia artroscopica.
Nonostante linee guida e consensus di esperti che ne sconsigliano fortemente l’utilizzo ad eccezione di pochi selezionati casi. Altri studi rivelano che la chirurgia sham, ovvero un’operazione “finta”, è efficace quanto un reale intervento di meniscectomia in artroscopia.
Secondo le evidenze più recenti il trattamento chirurgico non offre vantaggi aggiuntivi rispetto a un approccio basato su educazione ed esercizio. Un approccio quest’ultimo di pari efficacia ma sicuramente meno invasivo, meno rischioso, e molto più economico.
Se dunque avete un ginocchio dolente accompagnato a una diagnosi di lesione meniscale il primo consiglio è “siate ottimisti!”. Niente scenari apocalittici; ospedale, operazione, stampelle e altre difficoltà motorie che ne conseguono non rappresentano la migliore strada da percorrere.
Una corretta educazione per imparare a gestire al meglio i carichi sul ginocchio associata ad un programma di esercizio individualizzato secondo le vostre esigenze è spesso la soluzione migliore. Più economica. Più efficace.
Culvenor AG, Øiestad BE, Hart HF, et alPrevalence of knee osteoarthritis features on magnetic resonance imaging in asymptomatic uninjured adults: a systematic review and meta-analysisBritish Journal of Sports Medicine 2019;53:1268-1278.
Sihvonen R, Paavola M, Malmivaara A, et al. Arthroscopic partial meniscectomy versus sham surgery for a degenerative meniscal tear. N Engl J Med 2013;369:2515–24.
Sihvonen R, Paavola M, FIDELITY (Finnish Degenerative Meniscal Lesion Study) Investigators. Arthroscopic partial meniscectomy versus placebo surgery for a degenerative meniscus tear: a 2-year follow-up of the randomised controlled trial. Ann Rheum Dis. 2018 Feb;77(2):188-195. doi: 10.1136/annrheumdis-2017-211172. Epub 2017 May 18. PMID: 28522452; PMCID: PMC5867417.
Siemieniuk RAC, Harris Arthroscopic surgery for degenerative knee arthritis and meniscal tears: a clinical practice guideline. BMJ. 2017 May 10;357:j1982. doi: 10.1136/bmj.j1982. PMID: 28490431; PMCID: PMC5426368.
van der Graaff SJA, Eijgenraam SM,. Arthroscopic partial meniscectomy versus physical therapy for traumatic meniscal tears in a young study population: a randomised controlled trial. Br J Sports Med. 2022 Jun 8;56(15):870–6. doi: 10.1136/bjsports-2021-105059. Epub ahead of print. PMID: 35676079; PMCID: PMC9304087.
Kopf S, Beaufils P, Management of traumatic meniscus tears: the 2019 ESSKA meniscus consensus. Knee Surg Sports Traumatol Arthrosc. 2020 Apr;28(4):1177-1194. doi: 10.1007/s00167-020-05847-3. Epub 2020 Feb 13. PMID: 32052121; PMCID: PMC7148286.