No! Non devo preoccuparmi di quello che mi mostra una radiografia

Certo! Ma solamente per il grave rischio che tu  finisca nel girone infernale di esami, visite e cure per un problema che in realtà’… non esiste.

L’accertamento diagnostico con esami ed immagini radiologiche rappresenta uno strumento di fondamentale importanza per escludere o scoprire per tempo patologie e problematiche serie. Ma occorre farne buon uso e non abusarne all’esclusivo fine di alimentare le casse di aziende ospedaliere o centri privati. A discapito di quello che dovrebbe essere un sistema sanitario tempestivo ed efficiente.

Avvertire dolore ad un piede per un trauma, uno sforzo eccessivo o in seguito ad una bella ciaspolata con la prima neve è una reazione piuttosto comune. Nessun allarmismo!

Tuttavia la paura del dolore, associata a motivazioni di carattere economico e alla sempre maggiore disponibilità di mezzi e risorse, induce a ricorrere, pur in assenza di reale necessità a radiografie e risonanze. Queste con buona probabilità evidenzieranno la presenza della spina calcaneare. E basta leggere nel referto la parola “spina” per scatenare ansia e preoccupazione nel paziente, che a loro volta finiscono con il generare fenomeni di dolore persistente.

Ma che cos’è la temutissima “spina calcaneare”?
Un piccolo ossicino appuntito sulla faccia plantare del piede, proprio davanti al calcagno. Presente in circa un terzo della popolazione che non ha nessun sintomo!

Ebbene sì: la spina calcaneare non è una patologia ossea bensì un mero adattamento del carico.
Un po’ come una ruga. Ma con il vantaggio che la nota solo il tuo radiologo!

E allora cosa devi fare se hai una spina calcaneare?
In assenza di sintomi … nulla!

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