Tendinite del tibiale: termine colloquiale per definire la tendinopatia o la disfunzione del tendine tibiale posteriore.

Facciamo chiarezza.

Il compito principale del tendine tibiale posteriore è l’inversione della caviglia e la flessione plantare del piede. E’ fondamentale nel cammino, nella corsa, nel salire e scendere le scale, per saltare, …

Nessuno lo conosce. Sino a quando non inizia a fare male tanto da rendere difficoltoso il cammino. Ed è purtroppo sconosciuto anche a molti professionisti sanitari e per questo spesso mal gestito.

Il tendine del tibiale posteriore ha una particolarità: è il solo del corpo umano che può perdere la sua naturale “tensione” senza però rompersi.

È un tendine poco vascolarizzato soprattutto a livello della caviglia, posteriormente al malleolo interno. È qui che si manifesta più spesso il dolore.

Al dolore e alla difficoltà o incapacità di eseguire l’inversione del piede può seguire la degenerazione (tendinosi) del tendine tibiale posteriore con un notevole impatto sulla qualità di vita. 

Chi è più a rischio?

Le persone più a rischio di sviluppare la tendinite del tibiale sono le donne di età superiore a 50 anni che hanno avuto un recente ed improvviso aumento di peso o che  aumentano le proprie attività in carico.

Il vero problema si verifica quando il tendine del tibiale posteriore perde la sua naturale tensione allungandosi. I legamenti calcaneo navicolare e i legamenti astragalo calcaneari devono sopportare uno stress superiore a causa dell’incapacità del tendine tibiale posteriore di invertire il retropiede e sostenere l’arco longitudinale mediale.

Quando si ha la sensazione che il piede “crolli verso l’interno” , molto probabilmente si ha a che fare con una disfunzione del tendine tibiale posteriore allo stadio due.

Allo stadio tre iniziano a crearsi un danno e una rigidità articolare (fusione tra astragalo e calcagno e tra tibia, perone e astragalo). Per questo è bene non perdere tempo!

Che fare in caso di tendinite del tibiale?

Quando si avvertono dei dolori nella parte interna della caviglia è fondamentale rivolgersi immediatamente ad un Fisioterapista specializzato nei disordini muscolo scheletrici. Dimenticate farmaci, infiltrazioni e altre terapie passive come laser o tecar!

Come sempre la scienza è di aiuto. Inutile e dannoso sprecare tempo e soldi alla ricerca di soluzioni miracolose.

Cosa fa il Fisioterapista per la tendinite tibiale?

La chiave del trattamento è la corretta quantificazione degli stress meccanici. Capire quando e come tenere a riposo il tendine del tibiale. La modifica della calzatura o una sua correzione con un sostegno per la volta plantare possono essere di aiuto.

Esercizi di rinforzo e aggiustamenti delle attività sportive o lavorative vi permetteranno di risolvere la “tendinite del tibiale” evitando che si ripresenti in futuro.

Quali sono i tempi di recupero?

Con un corretto approccio nella fase iniziale è possibile eliminare il dolore da  “tendinite del tibiale” in pochi giorni e ritornare alle proprie passioni entro un mese.

Nel caso di tendinopatie in stadio tre e quattro i tempi possono essere molto variabili a seconda del danno articolare e delle richieste funzionali.

In conclusione 

Se avverti un dolore alla caviglia,  fatichi a fare le scale o ti senti limitato sul lavoro o nello sport non esitare a contattarci immediatamente! 

Sappiamo valutarti in tempi rapidi per offrirti la soluzione migliore e più veloce per risolvere la tua “tendinite”.

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